Grazie a un cruciverba sul nostro nuovo libro di scienze abbiamo scoperto il nome di un altro scienziato famoso, Francesco Redi.
Questo scienziato ha fatto moltissimi esperimenti nel 1600 per scoprire da dove nascessero le mosche.
Gli insetti che portano questo nome
appartengono all'ordine dei Ditteri, che comprende più di 4 mila specie
diverse, e sono diffusi un po' in tutto il mondo. Le loro dimensioni possono
variare da una decina di millimetri a un centimetro o poco più. Tutte sono
caratterizzate da una fase giovanile, in cui hanno l’aspetto di una larva
biancastra di forma conica, durante la quale si nutrono di vegetali, di carne
viva, di parti di animali morti, oppure sono parassite di animali superiori. Da
adulte non mordono e non pungono, ma si nutrono di
cibi liquidi che aspirano con la sua proboscide. Gli adulti trascorrono
l’inverno in rifugi ben riparati, dai quali escono in marzo. Le femmine
fecondate depongono circa 150 uova su sostanze di origine animale o vegetale,
anche in decomposizione, e sugli escrementi, ove le larve si nutrono e si
sviluppano; al momento di trasformarsi in pupe si portano nel terreno.
La
vita di un esemplare adulto sfiora circa le tre
settimane, durante le quali la mosca si ciba dei liquidi zuccherini
delle piante o del sangue degli animali.
Il papà di Alessandro
Gulizia ci ha regalato delle larve, noi le abbiamo osservate e poi ne abbiamo
messe alcune in un grande barattolo coperto da una retina, per osservare la
loro metamorfosi.
Ecco le larve trasformate in pupe
Ed ecco le mosche!!
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